My body, my temple: il corpo ci guida
Prima della mia gravidanza, mi sono resa conto di aver vissuto per molti anni un pò “distaccata” dal mio corpo. Non voglio dire che fossi pazza o alienata (ci mancherebbe!) ma ricordo quel tipico atteggiamento di trascurare qualsiasi segnale provenisse dal mio corpo, pensando di dover fare la “cosa giusta” in una determinata situazione piuttosto che quello che io mi sentivo di fare.
Ad esempio, se avevo preso un impegno con una amica ma poi non me la sentivo di andare perché troppo stanca, sarei andata lo stesso per non deludere le aspettative. Oppure, se avevo promesso una cena a casa per 12 persone avrei confermato l’impegno anche con la febbre. Cose di questo tipo.
Il momento di svolta per me è avvenuto con la gravidanza. Perché lì, lo sconvolgimento fisico è talmente forte che il tuo corpo ti parla e ti dice: “ritorna sul pianeta terra mia cara, lascia stare la mente e dai retta solo a me!”
Insomma, una esperienza mistica, per dirla in breve.
E in questo stato di sofferenza fisica (perché, di questo si tratta, non prendiamoci in giro!) io ho avuto varie epifanie e mi sono resa conto di tutte le cose o persone che c’erano nella mia vita che non mi piacevano e da cui avrei voluto prendere le distanze.
Ma il corpo è intuitivo, immediato, individua subito la cosa giusta per noi, senza sgarrare, sempre.
l tuo corpo ti parla e ti dice: “ritorna sul pianeta terra, lascia stare la mente e dai retta solo a me!”
È come se ti rendi conto in maniera chiara, vera e senza fronzoli di quello che vuoi veramente. Nel mio caso, io sentivo una forza talmente forte che proveniva dal mio corpo, dalla terra e che non potevo più ignorare.
Da questa esperienza, ho capito che, in realtà, piuttosto che pensare e rimurginare quando devo prendere una decisione importante, facendomi guidare dalla razionalità, o peggio ancora, dalle aspettative degli altri, io ho uno strumento potentissimo già lì bello e pronto, capace di guidarmi verso la cosa che è meglio per me: è il mio corpo, le mie sensazioni fisiche, il cosiddetto “gut feeling”.
Ora con questo non voglio suggerire a nessuna di comportarsi da pazza, lasciare tutto e scappare senza mai voltarsi indietro, seguendo i propri istinti (anche se a volte ci piacerebbe farlo, eh, eh…) Ci mancherebbe! Il tempo, e soprattutto la resilienza, a me sono tornati utili per attuare le decisioni giuste, per maturarle, per trovare il modo di realizzarle con consapevolezza.
Ma il corpo è intuitivo, immediato, individua subito la cosa giusta per noi, senza sgarrare, sempre. E quindi, secondo me, conviene ascoltarlo.
E tu? Quanto ti fidi del tuo corpo per prendere una decisione? Come lo ascolti?